venerdì 14 ottobre 2011

COMUNE DI FROSINONE: l'autunno caldo del Sindaco MARINI

Il Sindaco Marini e l'On. Gianfranco Schietroma il maggior azionista della Maggioranza
Questa mattina ci piace partire dalle dichiarazioni del Sindaco Michele Marini fatte alla stampa locale dopo che il Consiglio comunale in seconda convocazione (la prima era stata sciolta per mancanza di numero legale) ha visto ancora una volta la Maggioranza senza i numeri per procedere:"Non c'è alcun problema politico ma è chiaro che una tiratina di orecchie a chi poteva venire va fatta perchè così si manca di responsabilità verso la città".

Sembra la dichiarazione di un maestro che prende atto dell'assenza dei propri alunni che hanno marinato la scuola in una  primaverile giornata d'Ottobre e non del capo di una Maggioranza politica che governa una Città capoluogo.

Ma Marini minimizza sempre e procede senza accorgersi dello stato emergenziale in cui versa la Città e un po' ci sembra il Silvio Berlusconi  che minimizza le difficoltà in cui si trova il Paese procedendo nel suo percorso inconcludente e dannoso.

E' molto grave quello che è successo non tanto perchè in Consiglio bisognava parlare anche di Urbanistica (tanto di quello se ne discute in Tribunale) ma perchè bisognava approvare gli equilibri di bilancio di un Comune, quello di Frosinone, disastrato sotto il profilo finanziario e oberato da debiti fuori bilancio che ammontano a 1.317.859 EURO.

Ci siamo chiesti i motivi di un comportamento così irresponsabile della Maggioranza e non possiamo che avanzare 2 ipotesi:
  1. che esistono forti problemi politici dentro la Maggioranza  che il Sindaco tende a nascondere come per esempio i malumori in seno alla Lista "Qualità e Sviluppo", federata con il PSI di Gianfranco Schietroma (Assessore Ciotoli, Consiglieri La Cava e Mangialento) i cui Consiglieri sono irritati con il Partito Democratico per via delle continue contestazioni del Capogruppo ai provvedimenti sulla Polizia Locale che l'Assessore Ciotoli è stato più volte costretto a ritirare dal dibattito e approvazione del Consiglio comunale. Altra ipotesi plausibile è quella di un PSI irritato dalle contrarietà emerse in seno alla Maggioranza circa la  proposta, avanzata da Gianfranco Schietroma e caldeggiata da "Qualità e Sviluppo" di  acquistare il Palazzo della ex Banca d'Italia;
  2. alcuni membri della maggioranza non se la sentono di votare un provvedimento che riguarda gli equilibri di bilancio sui quali anche gli stessi revisori dei conti hanno espresso alcune perplessità nonostante il via libera (Consigliere Altobelli IDV ha manifestato pubblicamente le proprie perplessità).
Comunque sia, quello che ha dinanzi Marini è un autunno politico caldo, come quello atmosferico, anche causa riscaldamento  motori per il rinnovo del Consiglio comunale che averrà nella primavera del 2012.

Certo è, che lo spettacolo che questa classe dirigente sta dando è vergognoso per il momento di crisi che vive l'intero Paese  e per la situazione di crisi in cui versano le casse comunali. Una classe politica irresponsabile che continua a dimostrare l'inadeguatezza a governare uno dei cinque capoluoghi della Regione Lazio.



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