Ritorno: Domenico Marzi |
Può sembrare un ritorno all’antico, ma l'unica gradevole novità delle Amministrative 2012, anche per via di quella sottile ironia che lo contraddistingue, porta il nome di Domenico Marzi.
La Città di Frosinone sotto la sua guida ha ripreso un discreto se pur faticoso sviluppo arenatosi con l'avvento dell'Amministrazione Marini.
Domenico Marzi sia nel primo che nel secondo mandato, dopo aver sconfitto al ballottaggio Nicola Ottaviani, pur in mezzo a svariate difficoltà, dovute anche all’anatra zoppa, ha dimostrato sul campo di avere competenze e in testa una reale idea di Città (condivisibile o meno) che invece è mancata al suo ex Vice Sindaco Michele Marini.
Domenico Marzi sia nel primo che nel secondo mandato, dopo aver sconfitto al ballottaggio Nicola Ottaviani, pur in mezzo a svariate difficoltà, dovute anche all’anatra zoppa, ha dimostrato sul campo di avere competenze e in testa una reale idea di Città (condivisibile o meno) che invece è mancata al suo ex Vice Sindaco Michele Marini.
Ed oggi in tanti, anche quelli che in passato non furono teneri con lui, vedono di buon occhio la sua ridiscesa in campo per dare una "raddrizzata" a un Comune messo in ginocchio dalle inchieste giudiziarie.
E dalle notizie apparse oggi sulla stampa locale sembra che Marzi c’è e vuole fare sul serio.
Parla di riqualificazione della Stazione (ricordate la sua idea di un Project Finacing alla Scalo per la riqualificazione dell’area, contro cui si scagliò un Comitato di quartiere che organizzò una fiaccolata con a capo il suo Vice Sindaco Michele Marini?), di consegna dell’area Casaleno alla Società di calcio per la realizzazione del nuovo Stadio e a questo punto, ci permettiamo di dire e lo giudichiamo positivo, di includere l’attuale Area dello Stadio “Matusa” in quel Parco a ridosso delle sponde del Fiume Cosa di cui parla ancora come punto qualificante del suo sintetico programma.
Poi una stoccata a Michele Marini, quando afferma di bloccare la costruzione del nuovo Teatro perché “non concepisco l’idea di realizzare un’istituzione prestigiosa nella periferia del capoluogo” (Area Casaleno e Mercato settimanale).
Qualcuno ricorderà la sua tagliente ironia quando affermò che Michele Marini per l’inaugurazione del nuovo Teatro, vista l’area individuata per la sua costruzione, avrebbe sicuramente dovuto “chiamare i Cugini di Campagna”.
Qualcuno ricorderà la sua tagliente ironia quando affermò che Michele Marini per l’inaugurazione del nuovo Teatro, vista l’area individuata per la sua costruzione, avrebbe sicuramente dovuto “chiamare i Cugini di Campagna”.
Marzi ha fatto meno di Marini ma sicuramente molto meglio. In particolare durante il suo primo mandato. Ha una levatura culturale maggiore e ciò si è visto dalla qualità mostrata nella pianificazione delle opere pubbliche, idee di sviluppo della città. Marini ha composto oltre che una giunta ballerina, nonchè esposta ai recenti venti giudiziari, un direttorio politico di scarsa qualità. Le opere pubbliche, l'amministrazione pubblica, il concetto di "città", sono apparse sotto sembianze mediocri. La sua giunta ha mostrato evidenti limiti culturali andando contro ad una parte di Frosinone che, sempre più attiva, reclama politiche da città avanzata, al passo coi tempi.
RispondiEliminaSul centrodestra giudicare ai miei occhi appare molto facile: simbolo di una mentalità traffichina e clientelare. Nelle precedenti campagne hanno fatto sfoggio di idee impossibili o inqualificabili. Arrogante, simbolo di una Frosinone volgare e profondamente arretrata.
Dovessero vincere sarebbe unicamente per la pochezza di Michele Marini.